L’Asma
Spesso viene sottovalutato che l’Asma bronchiale è la malattia cronica respiratoria più frequente in età pediatrica, le sue stime si aggirano intorno al 10% ed è destinata ad aumentare, circa, di un terzo nei prossimi 15 anni!
Nonostante un avanzamento globale delle conoscenze, delle metodologie diagnostiche e delle terapie, la gestione, spesso, è ancora poco soddisfacente, soprattutto, rispetto alle aspettative delle famiglie e dei pazienti. I risultati non ottimali, infatti, si traducono in una minore qualità di vita, inglobando dinamiche familiari e una vita di relazione “difficile” per non dire compromessa a più livelli. E’ ormai noto che la malattia cronica pediatrica non riguarda solo il bambino/ragazzo, ma si ripercuote a cascata, sull’intera famiglia, sulla scuola, sullo sport e, più in generale, sulla società.
In questi ultimi anni, si sono evidenziati altri fattori che l’Asma venga considerata una vera e propria sfida per la società: ci riferiamo ai binomi:
- asma e fumo (passivo e attivo già massiccio nella prima adolescenza!);
- asma e obesità (la non corretta alimentazione e sedentarietà peggiorano la situazione clinica facendo aumentare i dosaggi farmacologici della gestione, compromettendo la propria immagine);
- asma e bullismo (alcune limitazioni “imposte” dalla malattia possono minare l’immagine del sé rendendo l’adolescente più “fragile” e più facilmente vittima di atti di bullismo).
Alla luce di quanto sopra riportato, i sistemi sanitari internazionali avanzati, tra i quali quello Americano ed Europeo, si stanno muovendo per affrontare la problematica delle malattie croniche definendo un modello “strutturato” per la presa in carico a 360 gradi della persona con malattie croniche: il Chronic Care Model (CCM).